Autoritratto dall’altra parte. E come tu vedi meIo vedo te.
L’immagine, ricorrendo a uno degli “oggetti di scena” utilizzati nei precedenti scatti quale rappresentazione dello scarto tra realtà e finzione, rimanda all’estremo “allestimento” degli autoritratti fotografici contemporanei.
Il bisogno di vicinanza.
Non sono capace di farmi selfie, mi dispiace.
Eravamo andati alla discussione di laurea di un amico, ho chiesto se potevano farmi una foto. (18.12.2020 — Pieve Caina)
META
Io e il mio fidato assistente Leopoldo.
Ogni riferimento a cose o persone è puramente non casuale.
Non mi piace essere ritratto in foto. Questo è probabilmente l’unico selfie che mi sia mai fatto perchè volevo farlo. Questa è l’ultima foto-evasione da casa. Un ricordo di un’ opera di Yayoi Kusama al Louisiana Museum of Modern Art.
Me stessa allo specchio, per metà visibile, per metà con il viso coperto dal telefono, l’oggetto che è stato ed è il mio secondo occhio. Dietro di me i ricordi, al di là dello specchio la mia camera.
Tripla esposizione e qualche riflesso per nascondermi.
Solo per far vedere il quadro della foto 4 finito.
“Reperti”.
Introspezione.
Tendo spesso al cambiamento: mi raffiguro così, con due sfaccettature diverse, mentre mi giro verso la macchina fotografica. Dopotutto, “volubile” è ciò che si volge.
Questo scatto che si pone tra il selfie e lo scatto di un riflesso. Mi affascinava l’infinto riflettersi di uno specchio nell’altro; loop infinito quasi impossibile da fotografare per via degli angoli di riflessione finissimi che creerebbero direttrici visive parallele e non fotografabili.
Ecco come le persone mi hanno vista in quest'ultimo anno: dalla webcam del computer o solo attraverso la mascherina. Sintesi perfetta del 2020.
La rappresentazione poco nitida di me stessa.
Leone ascendente Cancro.
E’ buio. Chiudo gli occhi. Penso. Ho paura. Un rumore che solo io posso sentire mi tiene sveglia: i ricordi. Ti vedo. Una lacrima prova a tenersi per non scivolare. Cade. Un’alluvione.
Il mio segno particolare.
Devo imparare sia a cambiare occhio nel mirino con più facilità, sia a pulire lo specchio più spesso.
Between Oedipus and Narcissus
A self-portrait shot like a profile picture for Facebook or Instagram. It’s a journet through the possible choices of revealing or hiding, between light and shadow, details or ensembles; giving space to the context or not.